Pimp your bike: velocissima

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Maschio alfa a 12 anni è andato al liceo nella Grande Città e si sparava ogni giorno in bici 18 km. all’andata e 18 al ritorno. Il tutto grazie alle piste ciclabili. Io mi facevo Tortoreto-Giulianova sulla nazionale con i camion che sfrecciavano, ma potevano essere 3-4 lm. massimo.

Averla avuta, una bici come questa. Adesso cara grazia che figlio 2 è abbastanza grande e autonomo da andare e tornare da casa in bici, figlio 1 secondo me per l’anno prossimo facciamo prima a fargli l’abbonamento. Che lui a scuola in bici non pare ci voglia andare.

Pimp your bike: trasporto promiscuo cartelle e bambini del doposcuola

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Un altro bellissimo ciclo usato da un doposcuola per recuperare i bambini. I doposcuola qui sono gestiti da organizzazioni commerciali, le stesse in genere che gestiscono anche gli asili nido. Spesso sono situati nei locali di un edificio scolastico, ma anche in altre sedi, e ospitano bambini provenienti da diverse scuole elementari dei dintorni.

A volte i genitori, per motivi logistici, preferiscono un doposcuola vicino casa, se per caso già hanno scelto una scuola un po’ più in là. e non tutte le scuole finiscono alla stessa ora, dipende dal tipo di orario che scelgono. cxi sono scuole che dal lunedi al sabato chiudono alle 14.45 o alle 15, tenendo il mercoledì pomeriggio libero, come da tradizione, e ce ne sono altre che scelgono di fare l’ orario continuato, tutti i giorni si esce alle 14 o alle 14.30. L’ importante è che alla fine dell’ anno abbiano realizzato il monte-ore previsto dal ministero, per cui possono gestirsi in questo modo anche i giorni extra di vacanza. La scuola di Ennio chiude ogni giorno alle 15, tranne il mercoledì, ma poi gli appiccicano sempre qualche venerdì o lunedì in più alle vacanze canoniche. Quella di Orso gli lascia libero anche il venerdì pomeriggio, poi però non hanno giorni extra di vacanza.

Quindi i vari doposcuoila si organizzano in modi diversi per rirpendere i bambini. Alcuni hanno un furgoncino, altri le bicicarro normali per i piccoli, e gli altri bambini seguono con le loro bici, altri li portano a piedi se la distanza lo permette. E altri, come questo a Nimega, hanno un ciclocarro più esagerato del solito.

E voi i figli a scuola come li portate?

Pimp your bike 6: all the colours in the world

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Si, lo so, sul settore “pittati la bici comprata dal ricettatore così quando il vecchio proprietario la incrocia non la riconosce” ad Amsterdam si vedono cose molto più colorate, creative e scaciate. Solo che di solito servono ad abbellire dei catorci. Quello che mi ha colpito invece di questa bici è che sta succedendo anche quie sattamente quello che è successo con lo street wear e il grunge passati nelle collezioni di moda. Ovvero che la spinta creativa per arrangiarsi con mezzi semplici è stata ribaltata e adesso le aziende copiano questo stile in prodotti nati così.

In generale lo trovo estremamente riprovevole e indice di poca fantasia, ma d’ altro canto se ti piacciono i colori e vuoi una bici decente, perchè no? Sono sicura che ci sia un pubblico che apprezza le bici tutte colorate, ma dipinte nel forno e non a mano. a voi cosa ne sembra, del concetto e del risultato?

Pimp your bike 5: mo’ ti sdraio

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La bici a sdraio (ligfiets) è da anni un fenomeno diffuso nei Paesi Bassi e particolarmente utile per le lunghe distanze, soprattutto quando ci sono delle buone piste ciclabili. La differenza è che la posizione dei pedali rispetto al corpo permette un uso più efficiente delle proprie forze se vi vuole andare veloci e offre una migliore resistenza al vento. Certi modelli hanno addirittura una carrozzeria per questo, ve li mostrerò un’ altra volta.

Questo modello a tre ruote, non avendo problemi di tenuta dell’ equilibrio va benissimo anche per la città, infatti l’ ho fotografato sul Singel, di fronte alla chiesa dei gesuiti.
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Pimp your bike 4: le figurine Panini e la nostalgia canaglia

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Pure voi da piccoli collezionavate le figurine dei calciatori? Chissà dove sono finite le mie. Invece c’ è qualcuno che pur di non disperderle, ci fa qualcosa di creativo. Ve lo immaginate come mi sono sentita quando ho visto questo capolavoro dello sticker? Che le creative del Mod Podge se pozzen’ annà a riponne.

Pimp your bike 3: il triciclone da trasporto

 

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L’ avevate mai visto il classico triciclone da trasporto? Ci vanno anche quattro bambini, anzi, prima o poi ve ne posto uno di quelli che usano gli asili, extralarge e con una tettoietta, dove ce ne ficchi anche 6-7. Tutti con la cintura di sicurezza, ovviamente.

La prima marca a vedersi in giro era la Christiania, che costa un botto (costano tutti un botto), ma è straordinariamente leggero e maneggevole, da non credercisi. Cristina che ne aveva uno scassatissimo (ed è grande la metà di me) una volta mi ci ha dato un passaggio in grand souplesse per il Vondelpark.

Enjoy.

Bici ad Amsterdam: ari-pimp your bike, bici corbeille

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Tempo infame novembrino, una primavera che si è vista poco, un’ estate che si è persa per strada, anche se è una valle di lacrime miste a pioggia, qui ad Amsterdam per le bici non ci facciamo mancare proprio niente. Quella che vedete sopra è un esempio di bici floreale. Qualche anno fa, improvvisamente si sono cominicate a vedere per strada delle gran corbeille con una bici attaccata dietro.  Continua a leggere Bici ad Amsterdam: ari-pimp your bike, bici corbeille

Bici ad Amsterdam: Pimp your bike

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Ho deciso di inaugurare una nuova rubrica di bici ad Amsterdam, visto che ce ne sono veramente di tutti i tipi. A volte vi mostrerò normali bici di produzione, ma pensate per usi speciali, altre volte i catorci fantasiosi, a volte delle botte di creatività di decorazione o utilizzo. Fate voi e ditemi che ve ne sembra. E se trovate anche voi delle bici fantasiose, mandatemele su orsovolante chiocciola gmail punto com che facciamo i confronti.

Cosa ve ne sembra di questa normalissima bici-carro da genitore trendy della cinta dei canali storici? Pratica, solida, sobria, senza foderine fuchsia di Hello Kitty, niente di che. Poi cambi angolazione.

 

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E ti rendi conto che per trasformare il quotidiano in straordinario, a volte basta davvero poco. A bordo, verso nuove avventure.